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Albi per le professioni pedagogiche, CoLAP: “Scelta anacronistica che non risolve i reali problemi”

“L’approvazione in prima lettura alla Camera della proposta di legge in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali è un passo indietro-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-Si è detto in queste ore che con questa legge si restituirebbe la dignità a migliaia di professionisti. Ricordo a tutti che questi lavoratori una dignità già ce l’hanno ed è garantita dalla Legge 4/2013. L’aspetto svilente di queste professioni portroppo sono i compensi, e per questo non serve un albo ma una piena e corretta applicazione dell’equo compenso che comprenda e valorizzi tutte le professioni italiane, con albi e non. Come CoLAP ci impegniamo a richiedere la verifica di proporzionalità così come previsto dalla direttiva europea”

Equo compenso, CoLAP: “A più di un mese dall’entrata in vigore della norma mancano ancora i decreti attuativi”

Equo compenso, CoLAP: “A più di un mese dall’entrata in vigore della norma mancano ancora i decreti attuativi”

“Fare una norma per non applicarla-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-questa è una costante delle politiche del lavoro in Italia, indipendentemente dal colore politico dei governi. A più di un mese dall’entrata in vigore della norma in materia di equo compenso migliaia di professionisti non sanno come sarà applicata. Incertezza che si amplifica nel caso dei professionisti non ordinisti, ai quali addirittura non è dato sapere chi fisserà i parametri che li riguardano.  Apprezziamo molto l’operato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy-conclude la Presidente Alessandrucci-che si sta prodigando in un lavoro di raccolta delle proposte del mondo associativo per l’applicazione della norma, lavoro a cui il CoLAP sta partecipando con un contributo fattivo”

Equo compenso, CoLAP: “Il Governo ha perso un’occasione”

Equo compenso, CoLAP: “Il Governo ha perso un’occasione”

Oggi in aula alla Camera è stata approvata la norma in materia di Equo Compenso.

“La seconda lettura alla Camera poteva e doveva essere un’occasione per portare migliorie al testo- dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-ma così non è stato. È prevalsa la voglia di varare in fretta e furia una norma che rischia di essere paradossalmente dannosa per i professionisti associativi piuttosto che prediligere il confronto con le parti in causa. Come ci è stato confermato dal Ministro Calderone, il Governo non esclude un correttivo successivo al voto. Perché questa fretta? Un approccio politico che suona tanto di spot elettorale”.

Bando a titolo gratuito del Mur. CoLAP: “Sfruttamento del lavoro qualificato”

Mentre il Senato si appresta a votare la norma sull’equo compenso, il Ministero dell’Università e della Ricerca indice un bando per “l’individuazione di n. 15 esperti ad elevata specializzazione” a titolo gratuito, e tanti saluti a tutte le belle parole sull’equo compenso.

“Una vergogna-tuona la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci– Purtroppo non è la prima volta che la Pubblica Amministrazione sfrutta il lavoro qualificato, e temo che non sarà l’ultima. In questo caso è anche paradossale parlare di un compenso equo, il compenso è proprio assente. A dare il buon esempio dovrebbe essere proprio la Pubblica Amministrazione, e questo bando dimostra che così non è. Come pensa il Governo di tutelare i professionisti rispetto ai cosiddetti clienti forti se il primo cliente forte che sfrutta il lavoro è proprio lo stato? Il CoLAP continuerà a vigilare e a segnalare ogni bando a titolo gratuito indetto dalla Pa-conclude la Alessandrucci- a tutela di tutti i professionisti”.

All’art 1 comma 3 del Bando del Mur si specifica che “Gli incarichi oggetto della presente Procedura sono a titolo gratuito, prevedono un impegno a tempo pieno e avranno una durata pari a 18 mesi, prorogabili su richiesta del Ministero”

 

Superfluo commentare oltre….

Equo compenso, CoLAP: “Tutto da rifare, il Governo apra agli emendamenti”

Il testo della norma attualmente in discussione al Senato contiene un riferimento all’articolo 702-bis del codice di procedura civile che fino al 28 febbraio scorso disciplinava il rito semplificato. Questo articolo è stato abrogato e sostituito dalla riforma Cartabria. Alla luce della presenza nel provvedimento di una norma abrogata, il testo necessita di un nuovo passaggio parlamentare, ovvero il ritorno in terza lettura alla Camera.

Questo intoppo deve essere visto come un’occasione da non perdere-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-Il Governo aveva fretta di votare la norma in aula al Senato, a quanto pare adesso saranno costretti a riiniziare l’Iter. Sosteniamo da tempo che il testo vada modificato e migliorato sotto molti punti di vista, primo fra tutti il tema dei parametri. Una norma pensata inizialmente solo per una professione (gli avvocati) non può essere applicata con successo a tutti i professionisti. Il Governo sfrutti questa occasione per valutare gli emendamenti-conclude la Alessandrucci- che fino ad ora sono stati ignorati in nome di una fretta che rischia di partorire una norma paradossalmente dannosa per milioni di professionisti”.

Il CoLAP al tavolo del lavoro autonomo con il Ministro Calderone

Roma, 02/02/2023. Questa mattina il CoLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) ha partecipato al secondo appuntamento con il tavolo del lavoro autonomo convocato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone. Tra i temi trattati, l’Equo compenso, l’Iscro e la previdenza:

Equo compenso: Accolta la preoccupazione del CoLAP riguardo la norma recentemente approvata alla Camera che ora si appresta a seguire l’iter al Senato. Il Ministro si è detto disponibile ad accogliere emendamenti, sul tavolo anche l’idea di far passare il testo senza modifiche per poi lavorare su una proposta di legge correttiva. “Non accettiamo norme scritte male-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-meglio metterci altri sei mesi e produrre una buona legge piuttosto che approvare in fretta e furia un testo inapplicabile, e lo dico a tutela di tutti i professionisti, compresi gli ordinistici. Prendo atto con rammarico che alcuni dei rappresentanti delle sigle presenti oggi sembrano non rendersi conto delle lacune che presenta la norma. Apriamo le audizioni e ridiscutiamo il tutto al Senato”.

Iscro: Il CoLAP ha ribadito quanto questo sostegno si vada ad aggiungere al reddito di cittadinanza creando di fatto una catena delle politiche passive, per di più aumentando di molto l’aliquota dei professionisti, facendo dell’Iscro una misura a carico del destinatario. “Abbiamo sempre sostenuto che ciò di cui il mercato professionale ha bisogno sono le politiche attive-dichiara la Presidente Alessandrucci-come CoLAP proponiamo che chi apre partita iva riceva gli stessi sgravi che riceve chi assume un percettore di reddito di cittadinanza, ricordo infatti a tutti, che anche il lavoro autonomo è un ambito di occupabilità, perché non sfruttarlo? Un’altra proposta è quella della riduzione volontaria del contributo previdenziale, esiste per i dipendenti, esiste per gli ordinistici, inspiegabilmente sono esclusi da questa possibilità i professionisti associativi”.

Previdenza: “La parola d’ordine è semplificazione- dichiara la Alessandrucci– e una soluzione è il libretto previdenziale. Permetterebbe di uniformare il sistema evitando di perdere i contributi versati. Interessante la proposta del Ministro di ragionare su una cassa multiprofessionale, questo è il tipo di misura che semplificherebbe la vita fi milioni di professionisti, ad oggi costretti a districarsi in una foresta impenetrabile che si chiama fisco italiano”.

Equo compenso, CoLAP: gravi le dichiarazioni del Viceministro Sisto

“Ennesima beffa-tuona la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-la proposta del Viceministro si affidare agli ordini professionali il compito di eccepire la nullità delle clausole contrarie ai principi dell’equo compenso, relativamente agli accordi tra committente e professionisti non ordinistici   è un vero e proprio smacco a 3,5 milioni di professionisti associativi e ignora quanto previsto dalla legge 4/2013 e dall’elenco del Mise. Tutta questa fretta può essere spiegata solo con la volontà politica di mettere una bandierina, avevamo ripreso il dialogo con il nuovo Governo e condividiamo l’intenzione di proteggere i professionisti dai cosiddetti clienti forti, ma il testo presenta ancora dei passaggi di natura vessatoria e non contempla la realtà delle professioni associative, spesso diversa da quella dei colleghi ordinisti. Parliamo di 3 milioni e mezzo di lavoratori”.

Incontro con il Sottosegretario Massimo Bitonci

Questa mattina la Presidente Alessandrucci ha incontrato il Sottosegretario al Made in Italy con delega alle professioni Massimo Bitonci. Tra i temi trattati, la valorizzazione della Legge 4/2013 mettendo in campo sistemi di vigilanza che rendano l’elenco del Mise un punto di riferimento per il sistema professionale italiano. Solo se l’elenco viene aggiornato costantemente e vigilato si possono valorizzare le associazioni iscritte. Oltre a questo è stato toccato anche l’equocompenso e le criticità della norma attualmente in discussione. Emiliana Alessandrucci: “Costruita una relazione di fiducia e di scambio affinchè questo Ministero diventi fortemente rappresentativo delle istanze delle professioni italiane, ringrazio il Sottosegretario Bitonci per la disponibilità”.A incontro cocluso, il Sottosegretario ha diffuso una nota stampa nella quale riconosce l’importanza delle proffessioni associative: “Le professioni non organizzate in ordini e collegi rivestono un’importanza fondamentale per il Paese coinvolgendo oltre 3,5 milioni di lavoratori e afferendo ad aree diverse che spaziano dalle discipline culturali a quelle amministrative. Con la delega alle professioni intendo iniziare un percorso volto alla valorizzazione di tutti i professionisti, aggiornando l’elenco delle associazioni professionali, tenuto presso questo Ministero, secondo quanto previsto dalla legge 4/2013”.

Auguri Legge 4/2013

10 anni di legge 4/2013, tra conquiste e prospettive

 

Esattamente 10 anni fa, il 14 gennaio del 2013, veniva pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 4/13- disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordine, albi e collegi.

Grazie alla legge 4 si è consolidato un sistema di rappresentanza più chiaro e forte, identificando nelle associazioni professionali e nelle forme aggregative gli interlocutori credibili da chiamare in tutti i tavoli istituzionali.

“La legge 4 ha dato una casa a milioni di professionisti che contribuivano e contribuiscono alla crescita del nostro Paese-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-Dopo 10 anni possiamo finalmente dichiarare conclusa la fase del riconoscimento e passare alla piena consapevolezza che questo pezzo importantissimo del sistema produttivo necessita di maggiore attenzione per esprimere al meglio l’enorme patrimonio di competenze che lo contraddistingue. In materia di concorrenza-conclude la Alessandrucci-siamo ancora ancorati a logiche del passato che non permettono l’emersione di molte nuove professioni che all’estero sono già una realtà da anni”.

Maggiore competitività e libertà nelle professioni, politiche attive focalizzate sullo sviluppo delle competenze, semplificazione amministrativa e rapporto bilanciato tra professionista e P.a, la formazione come strumento efficace di auto imprenditorialità e di occupabilità. Queste le sfide che ci attendono per arrivare alla piena applicazione della 4/2013 entro i prossimi 10 anni.

Il CoLAP è sempre disponibile al dialogo con il Governo su questi temi, sperando ci sia apertura per rendere più competitivo il sistema professionale italiano.