Nuovi albi? No grazie! L’Italia deve recepire le direttive UE
12 Marzo 2024Nuovi albi? No grazie! L’Italia deve recepire le direttive UE
Il CoLAP incontra il Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea On.Vigna
Roma 12 marzo 2024. In queste ore, al Senato, si sta concretizzando una situazione inverosimile, ovvero la costituzione di nuovi Albi Professionali, nello specifico quello dei pedagogisti “Educatori Professionali”, che rischiano di avere per la stessa professione due albi concorrenti. Questo pomeriggio una delegazione Colap guidata dal Presidente Nicola Testa ha incontrato il Presidente della XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea On. Alessandro Giglio Vigna, con l’obiettivo di sottoporre alla sua attenzione le proposte che vengono dal mondo delle “professioni non regolamentate ex Legge 4/1013” e in particolare in materia di recepimento delle direttive UE.
“Troppo spesso constatiamo la mancata applicazione delle norme UE che hanno forte impatto sulla regolazione di molte professioni”. Afferma il Presidente Testa “Non abbiamo più bisogno di nuovi albi, ma di politiche volte a costruire tutele, opportunità di lavoro e garanzie di qualità della prestazione. Nello specifico, non siamo certi che nel testo allo studio in Senato sia stato preso in considerazione il test di proporzionalità previsto dalla direttiva (UE) 2018/958. Senza considerare che la sentenza del Consiglio di Stato Sez. VII la nr. 00995/2024 del 31.1.2024, ha introdotto nuovi elementi che assimilano le professioni ordinistiche a quelle regolate dalla Legge 4/2013. Un passo in avanti importantissimo che attendiamo da tempo, non per creare antagonismi tra professioni che a mio avviso sono superate dai tempi, ma per consentire alla Legge 4/2013 di trovare pieno ruolo nel sistema socioeconomico del Paese”.
Sono molti gli esempi che ci dicono quanto le norme europee possano influenzare positivamente il sistema professionale italiano. Se si prende ad esempio la nuova identità digitale, per la quale è stata prevista la delega professionale, il CoLAP fa notare che in questi giorni la norma è in discussione alla commissione Bilancio della Camera e allo stato attuale non è recepita in maniera corretta. Un altro esempio è quello delle professioni del benessere che, malgrado il concetto più ampio di salute (Human Healt) più volte ribadito dall’OMS che può, e deve, essere garantito con il coinvolgimento di molte professionalità, ancora oggi vede quelle che afferiscono ai servizi alla persona riconosciute dalla Legge 4/2013 fortemente penalizzate o tenute ai margini.
“Occorre ragionare in un’ottica di sistema professionale inclusivo e non più basato sulla protezione dei mestieri”. Continua il Presidente Testa “Serve uno sforzo da parte delle professioni che devono innovarsi costantemente, e su questo le Associazioni Professionali devono lavorare molto. E’ fondamentale allo stesso tempo anche una legislazione che favorisca questo processo e la UE su questo ci ha dato e ci dà ampi spazi. Oggi abbiamo avviato un nuovo percorso per consentire alle Associazioni di capire il ruolo, importante, che oggi assumono nel rappresentare le proprie professioni. Ringraziamo il Presidente Vigna per la disponibilità e sensibilità dimostrata e auspichiamo di poter continuare una proficua collaborazione per raggiungere un obiettivo comune che è quello di favorire la crescita e la competitività del sistema Paese”.